Il disturbo dell’erezione o disfunzione erettile, è caratterizzato dalla persistente o occasionale incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione. E’ un disturbo delle molteplici sfaccettature per cui per classificarlo si adottano criteri diversi:
- in base ai tratti sintomatici (erezione completa/parziale/assente);
- cause scatenanti (tipologia eziologica organica, iatrogena, situazionale…);
- periodo di insorgenza temporalmente determinato (disturbo primario o secondario).
In questo spazio descriverò la variante “situazionale”. È la tipologia più strettamente legata al contesto (situazioni, luoghi o partner). In altre parole, chi presenta questo disturbo rischia di avere una totale o parziale incapacitá di avere un’erezione solo in alcune situazioni (ad esempio, in un determinato posto o con una specifica partner) e in tutte le altre conservare una funzionalitá erettiva del tutto normale.
Cause
Il problema si verifica per coincidenza di fattori che tendono a ripetersi nel tempo:
- ansia da prestazione;
- paura del fallimento;
- pensieri di natura paranoide;
- bassa autostima o eccesso di autostima con profezia negativa che si auto-avvera;
- partner femminile giudicante o con alte aspettative circa la prestazione;
- tendenza eccessiva all’auto-controllo;
- spectatoring (tendenza patologica all’auto osservazione).
Cosa succede in quel momento
Il tentativo di gestire contemporaneamente le dinamiche psicologiche legate a questi fattori (ad esempio il forte desiderio sessuale contrapposto al dubbio/paura di non riuscire) crea uno stato disfunzionale che interferisce con il normale e naturale svolgimento dei processi fisici e psicologici che portano all’erezione, inibinendone così il funzionamento.
Il quadro psicologico
Il paziente che giunge in consultazione presenta solitamente i seguenti tratti sintomatici:
- stato di ansia;
- umore depresso;
- fobia della prestazione sessuale (percepita come “non più affidabile” o “non piú come in passato”);
- evitamento parziale o totale delle situazioni di intimità;
- stima di sé compromessa;
- paura di perdere la partner.
Incidenza del disturbo e soluzione
Il disturbo dell’erezione di tipo “situazionale” pur essendo la forma con maggiore morbosità che incide sulla popolazione maschile è anche quella che presenta il più basso indice di gravità. Pertanto la probabilità di guarire è molto elevata (oltre 80% di casi risolti).
Terapia
La terapia segue delle linee guida specifiche. Sinteticamente:
- trattamento preliminare della “porzione” ansiosa che genera e alimenta il disturbo.
- eliminazione dell’angoscia fobica legata alla prestazione e della tendenza ad evitare le situazioni ad essa associate.
- ridefinizione e correzione della modalità di interazione sessuale con la partner (preliminari, atto sessuale, orgasmo)
L’intervento produrrá una pressoché immediata ripresa del processo erettivo (nel caso di erezione assente) o tono erettivo (in caso di erezione parziale).
Se necessario verrà posta attenzione su eventuali fattori individuali che possono intervenire negativamente sull’atto (miglioramento dell’autostima, ridefinizione del concetto di funzionamento e successo sessuale, conoscenza del proprio corpo e del corpo della partner).