Di seguito viene riportato il grafico relativo ad un ciclo di terapia breve strategica condotto nel mio studio su un campione rappresentativo ed eterogeneo di pazienti con disturbo da attacchi di panico (DAP).
E' importante specificare che i dati mostrati all'interno del grafico si riferiscono a casi riusciti in una media di 10 sedute, ricordando che, come riportato nell'articolo "attività terapeutica", la percentuale di successo con il modello breve strategico, per quanto riguarda i disturbi d'ansia, è del 95%.
Il grafico è organizzato nella seguente maniera:
- l'asse delle ordinate riporta la scala di avanzamento o valutazione basata sulla tecnica della scala di Berge e de Shazer. La tecnica della scala aiuta il terapeuta a capire a che punto del percorso terapeutico si trova il proprio paziente. In questo caso, il punto di riferimento, che viaggia lungo una linea immaginaria agli estremi della quale si trova l'inizio e la fine della terapia, si basa sempre sul resoconto del paziente. Quando il paziente decide di rivolgersi allo psicoterapeuta si trova nel punto 0 della scala (punto che in molti casi coincide con la massima percezione del problema individuale). Il punto 10 coincide invece con lo stato di benessere o soluzione raggiunti dal paziente ovvero con il termine della terapia.
- l'asse delle ascisse, in questo caso asse temporale, riporta tutte le sessioni o sedute terapeutiche a partire dal primo appuntamento e il progressivo spazio temporale fra una seduta e l'altra (si nota che gli appuntamenti a partire dalla seconda seduta vengono fissati a due settimane sino ad arrivare ad un incontro ogni mese. Il paziente potrà in questo modo sentirsi subito autonomo). Nei casi sintetizzati all'interno del grafico, i singoli cicli terapeutici (dalla prima all'ultima seduta) hanno avuto una durata media di 5 mesi. Ciò significa che i pazienti dopo 5 mesi non hanno riscontrato più sintomi riconducibili al quadro ansioso da loro riferito e da me diagnosticato in prima seduta.
- i valori all'interno delle singole colonne verticali colorate si riferiscono al punto della scala definito dal paziente.
Per facilitare la lettura sintetizziamo i dati più importanti: alla visione del grafico emerge chiaramente che i primi miglioramenti riferiti dal paziente sono percepibili già a partire dai primi incontri, (primo progresso sulla scala in seconda seduta, valore 1, prima settimana, colore rosso). Di seguito è possibile notare ciò che in gergo viene definito "sblocco sintomatologico" ovvero il primo sostanziale cambiamento all'interno del rigido modello patologico di percezione e reazione (3a seduta, valore 5, 3a settimana, colore viola). In questa fase, vi è un brusco calo dei sintomi e, spesso, la percezione di una migliore libertà di azione nei contesti prima condizionati dal problema. Questa fase può essere anche accompagnata da un periodo di consolidamento in cui si riscontra un apparente "stasi". Dalla seduta numero 6, corrispondente sull'asse temporale all'ottava settimana, è possibile leggere un costante miglioramento dello stato di salute psicologica del paziente, sino al raggiungimento, in ultima seduta, dello stato desiderato corrispondente alla soluzione (valore 10). Dopo la decima seduta viene suggerito al paziente di continuare con la fase di follow-up ossia ulteriori tre appuntamenti con cadenza trimestrale, semestrale e annuale. La fase di follow-up non è obbligatoria ma garantisce che il risultato raggiunto in fase 10 sia conservato nel tempo.
Fonte Dati
AreaPsi, F. Pomarico (2012)